08 maggio San Maurizio d'Opaglio
Colossale "flop" della Gamba d'oro l'altra sera a
San Maurizio d'Opaglio. Il commento più tenero dei circa 400 concorrenti:
"Un'altra corsa del genere e possono chiudere". Sintetica ma molto
critica Adriana Capelli di Invorio, veterana del podismo amatoriale: "Si
è visto tutto il contrario di quanto una corsa può e deve offrire,
disorganizzazione totale". Solo 395 al via (minimo stagionale) e dunque
hanno vinto quelli che sono rimasti a casa. Organizzatori spiazzati e pure loro
molto delusi. Per tutti le scuse di Giuseppe Lorenzetti, presidente del locale
gruppo sportivo, che ha detto e ripetuto testualmente: "Chiedo scusa a
tutti, siamo molto dispiaciuti. Ci siamo fidati di alcuni volontari locali che
credevamo conoscessero la zona dal primo all'ultimo chilometro, invece non era
così". Una corsa iniziata male e finita peggio. Ginkana automobilistica
per le vie del paese tra le 19 e le 20 alla ricerca della sede di partenza:
era Alpiolo, una tanto pittoresca quanto "introvabile" frazione tra
capannoni, giardini e boscaglia. Nessun cartello, nessuna indicazione per arrivarci.
Nel primo chilometro la sorpresa dell'incontro con altri podisti in arrivo dal
senso opposto: pare fosse l'avanguardia del mini giro che aveva subito sbagliato
strada. Quando ormai calavano le ombre della notte, tutti in picchiata verso
le rive del lago d'Orta lungo sentieri impraticabili e scivolosi. E una volta
in fondo devi tornare sù, attraversando boschi e parchi senz'altro affascinanti
in una mattinata di sole ma insidiosi in una serale che tende al notturno. Un
problema anche evitare radici affioranti e senza il conforto di un punto luminoso
o la presenza di un individuo che ti indicasse la strada da percorrere. Maledizioni
continue. E anche qualche senso di colpa: "Ma perchè non sono rimasto
a casa questa sera?". All'arrivo, ovviamente, tutti avevano qualcosa da
dire a tutti, mentre Sergio Cantarella e Antonio Folliero, quasi increduli,
registravano gli arrivi alla spiocciolata sperando che nessuno, a quell'ora,
si fosse perso nel labirintico tracciato. Per fortuna sono arrivati tutti, alcuni
con distacchi abissali. Anche perchè, altra "gaffe", mentre
il dépliant parlava di 6 km, il percorso si è in realtà
rivelato di 9 km e 700 metri. Primo al traguardo Gabriele Zeffiretti, abitante
a San Maurizio d'Opaglio, il quale ha raccontato: "L'avevo provata in allenamento
e dal tempo impiegato avevo subito capito che si trattava di una decina di chilometri".
Ma era il solo a saperlo. Alle sue spalle Cesare Moretti e Claudio Bellosta,
mentre il podio femminile è stato occupato da Letizia Gabella, Barbara
Zoppis e Franca De Fabiani. Nel minigiro (ancora con luce solare) primi Luca
Allegra e Martina Boca, Fabio Carta e Valentina Mora, Lorenzo Ponti e Annalisa
Mattioli. Errori e amnesie a parte, la corsa non sarebbe stata da buttare. A
condizione, però, di mandarla in onda al mattino. Come serale, meglio
cancellarla e dimenticarla per sempre.
Articolo Podisti net by Sandro Bottelli